giovedì 25 ottobre 2012

PISA 28 AGOSTO 2009

Pisa 28 agosto 2009

Amore della tua mamma, solo ora che l’ho scritto mi rendo conto che, domani, saranno passati dieci giorni dal giorno del tuo trapianto, e ancora non mi riesco a rendere conto del tempo che passa, forse perché sono qui con te in ospedale praticamente da sempre, e il tempo è scandito da una sequenza inesorabile di gesti e situazioni sempre uguali…
Ma stanotte c’è qualcosa di diverso, qualcosa che per me ha il sapore della meraviglia, di quella cosa tanto desiderata… tu sei lì nel tuo letto, a fianco al mio, dormi stanco morto, hai il viso sereno, beato, il tuo respiro è regolare, profondo e io ti guardo estasiata perché finalmente non hai nessun cavo che ti tiene legato ad una macchina, ad una pompa ad infusione di liquidi e terapie, ad un drenaggio, non hai più l’accesso venoso centrale, hai solo il catetere vescicale, che si, ti da molto fastidio, ma amore mio sei libero, libero di muoverti!
Io finora non avevo ancor avuto la sensazione della differenza dal con o senza dialisi, perché intorno a te c’è sempre stato qualcuno che ti attaccava o staccava fili o cavi, faceva prelievi, staccava sacche di raccolta, spostava vacuum di drenaggio; tu eri sempre e comunque attaccato a qualcosa, e anche quando andavamo a pesarci o a fare due passi in reparto, che non è proprio il massimo del divertimento per un bambino di 4 anni e mezzo, dovevo chiedere che venisse stoppato e staccato dal tuo collo quello che stavi facendo.
Oggi invece abbiamo deciso noi, ci siamo anche vestiti quasi con abilità, dovendo solo scartare il sacchetto di raccolta dell’urina, solo quello! Abbiamo usato una busta di un negozio e ce la siamo portata a spasso, per tutto il corridoio, salutando felici i ns compagni di avventura, tutti molto più grandi te, alcuni addirittura alla loro seconda esperienza.
Io non so come mai, ma mi sono sentita così fortunata, amor mio, perché pensavo a quello che potrà essere davvero la ns vita d’ora in poi, è ho avuto la presunzione di credere che potrà essere migliore, mentre finora non avevo quasi osato pensarlo!
Si perché adesso la testa comincia a fantasticare, a pensare a tutto quello che sarà possibile, a tutte quelle cose che non abbiano mai vissuto, a cominciare dalle cose semplici, per poi andare su su fino ai viaggi, la Sicilia, la Sardegna, tutta l’Italia e poi New York, Londra, Parigi…
Penso a tutti i messaggi che ho ricevuto in questi giorni, tra sms, post email, ecc ecc,, alle persone che c’erano e che ho sentito, a quelle che non ho sentito anche se c’erano, e a chi invece ha preferito non esserci… ho cercato di capire quello che significa una situazione come quella che noi abbiamo vissuto per chi non ha provato una sofferenza, e mi rendo conto che è difficile…
Certo, è difficile ma la presenza di una persona è fatta di concretezza, che non necessariamente significa presenza fisica, ma condivisione, e credo che in queste situazioni ognuno di noi si riveli per quello che è, perché non esiste niente come la sofferenza per capire se una persona è già forgiata nel carattere o deve ancora crescere!
Ed è li che capisci se sei in grado di dare!
Se si legge un po' di amarezza in queste righe, lo ammetto, sono molto delusa, anche se capisco quanto possa essere difficile creare un contatto con una persona che deve affrontare tutto questo...
Ma io credo anche che, quando si è adulti, non ci si possa trincerare dietro a frasi tipo “sai non saprei proprio cosa dire”, perché a una certa età, ognuno di noi deve essere in grado di affrontare qualsiasi situazione, con dignità e rispetto, per se stesso e per gli altri!
Si lo so, il tempo aggiusta tutto e magari quello che adesso sembra un grande dolore, quando lo avrò elaborato e superato, insieme alle difficoltà del mio bambino, mi sembrerà una sciocchezza. Sta di fatto che ci ho sofferto e ci sto soffrendo molto, anche se l'affetto, la solidarietà e il desiderio di condividere la ns vicenda che ho trovato in tantissime persone qui su fb, mi ha dato un'energia ed una forza ancora maggiori. Il vs calore è stato determinante per andare avanti con grinta e determinazione, senza che niente riuscisse ad abbattermi!
L’ho scritto tante volte, la mia vita, la persona che sono ora, è dovuto alle tante opportunità di crescere e di migliorare che ho avuto anche grazie alla situazione di Tommaso.
Guardare indietro servirà sempre, nei momenti di sconforto, quando mi sentirò insoddisfatta o infelice, questo sarà il mio modo per ricordarmi com’era: ora voglio solo guardare avanti credere e sperare che il futuro sia migliore, per Tommaso sicuramente, ma anche per Pier e per me.
Voglio riportare una cosa che ho ricevuto e che mi ha fatto particolarmente piacere, perché arriva da una persona che io considero speciale, per tanti motivi, e soprattutto perché non me l’aspettavo:
<<oggi sarà una rinascita non solo per la vostra famiglia, ma anche per tutte le persone che vi sono vicine, e per tutti gli animi sopiti che solo lei, con la sua passione, ha saputo risvegliare… Ci avete regalato un ombra di cuore e di calore che ci accompagnerà per sempre. Grazie>>

Amore mio, la vita ti aspetta! Andiamo…

Stefania Mariotti

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