giovedì 25 ottobre 2012

LETTERA DAL MONASTERO DELLE CARMELITANE



Biella Chiavazza, 5 agosto 2009

Quando ho deciso di venire in questo monastero, l’ho fatto per una vera esigenza spirituale, derivante dalla necessità di stare con i miei pensieri, a ripercorrere gli accadimenti di questi ultimi anni, per andare indietro, cercando in ogni situazione che mi tornasse alla memoria, una “rivisitazione” fatta dalla Stefania che sono oggi, con le mie esperienze, i miei dubbi, gli errori commessi e i traguardi raggiunti, con l’esperienza insomma che ha fatto di me la persona che sono oggi.
E’ stata un momento molto intenso, come ogni episodio della vita è e deve essere, perché noi siamo venuti al mondo per vivere, per trascorrere i ns giorni senza essere passivi, ma per camminare, inciampare, cadere per poi rialzarci, per fare di ogni situazione, bella o brutta, felice o di sofferenza, un arricchimento del ns bagaglio, per far si che le persone con cui entriamo in contatto, possano vedere attraverso i ns occhi, che dietro quella luce c’è un sentimento che ci guida!
Oggi quando mi sono trovata davanti al confessore è stato tutto chiaro: il disegno divino era compiuto, ed io lì a tirarne le fila per rendermi conto che il signore è grande e misericordioso, e noi dobbiamo solo imparare a leggere tra le righe di ogni gesto che compiamo e che non sappiamo interpretare subito… il significato arriva, basta non avere fretta e voler andare oltre!
Ho ripercorso tutto il periodo dalla nascita di Tommaso fino ad oggi, senza tralasciare niente, senza farmi sconti, ho detto tutto col cuore; il padre ascoltava, a tratti commosso dal mio coinvolgimento emotivo, perché le parole uscivano sicure, senza alcun tentennamento, a parte le lacrime. Non avevo pensato prima a ciò che sarebbe stato quel momento, l’ho solo desiderato fortemente, e ora mi sento davvero un’altra persona, più sicura, più serena rispetto agli eventi che stanno accadendo e che mi avevano fatto sentire sopraffatta, timorosa di non riuscire a far fronte a tutte le cose che ci saranno da seguire nei prossimi giorni: sono riuscita ad arrivare a capire parecchie situazioni, eventi, gesti e parole che prima mi sembravano oscure.
E’ un luogo incantevole quello in cui mi trovo ora, un monastero con 4 suore carmelitane, e vicino una comunità di recupero per “ragazzi e ragazze” con problemi di droga, alcool, depressione. Il benefattore che l’ha voluta ha chiesto che ci fossero delle sorelle dedite alla preghiera, e così loro sono arrivate qui 4 anni fa…
E’ un luogo dove regna una pace davvero speciale! E’ quello di cui avevo bisogno per leggermi dentro, guardare fino in fondo e chiedermi dove ero arrivata e come avrei desiderato andare avanti dopo, e soprattutto come farlo.
Questo è un regalo speciale per me e per la mia famiglia, perché ha il significato di una rinascita, la stessa che avverrà nel momento in cui Pier donerà un rene a Tommaso; lui potrà rinascere a nuova vita, e noi con lui!
Era importante per me che questo avvenisse ora, ma come dice un vecchio proverbio cinese, “Il caso non esiste!”, io sono giunta qui nel momento perfetto!
Anche lo streptococco di Tommaso non si è manifestato a caso: ha permesso a noi tutti di elaborare il significato vero del suo intervento: un percorso che ci ha portato a quello che era il momento giusto per noi, nell’amore e nella consapevolezza.
Stamattina alle 5.30, la preghiera mattutina, le sorelle hanno pregato per Tommaso, per noi, e continueranno a farlo, per accompagnarci: questo mi ha commossa e mi ha fatto sentire davvero serena! Certo, mi manca Tommaso, il mio bambino che amo come non credevo fosse possibile, e mi manca Pier, la sua concretezza, il suo essere così leale, un uomo dai solidi principi morali, un padre dolcissimo ed un marito devoto, un uomo davvero meraviglioso!
Ho una famiglia stupenda, e penso con trepidazione a ciò che potrà essere dopo, qualcosa di sognato ma mai immaginato concretamente; sento l’amore che pervade il mio cuore e mi fa gioire di tutte quelle piccole cose che saranno possibili… Ancora non voglio soffermarmi su questi pensieri,
potrei rimanere turbata da tanta eccitazione!
Voglio ringraziare tutti coloro che ci sono vicini, gli amici di sempre e i nuovi amici, che hanno continuato a condividere ogni accadimento con grande partecipazione, a vivere con noi ogni piccolo grande traguardo, con la stessa partecipazione con cui noi l’abbiamo vissuto.
E’ stato importante e continuerà ad esserlo, perché io andrò avanti, non solo per cercare che la legge sulla manifestazione di volontà possa arrivare ad una svolta fondamentale, ma ora più che mai al
fianco di Irene Vella, perché la legge sul trapianto da vivente venga rivista e attuata nelle parti che ancora adesso penalizzano, anziché sostenere e facilitare chi vuole compiere un gesto così nobile, come la donazione di un organo da vivo!
Grazie a tutti, di cuore, è stata davvero un’esperienza straordinaria, ed è solo l’inizio!

Stefania


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